Videoinstallazione a Paratissima Skopje 2015. Macedonia


Paratissima è nata a in Italia a Torino nel 2004, con lo scopo di ospitare e promuovere artisti e creativi in un contesto separato dalla scena dell'arte istituzionale e d'élite, e dando ai talenti emergenti la possibilità di emergere e crescere. Nel 2014 Paratissima ha dato inizio ad un processo di internazionalizzazione organizzando la sua prima fiera d'arte contemporanea all'estero -Paratissima Skopje (a Skopje, Macedonia). Quest'anno, dal 12 al 14 giugno 2015, si terrà la seconda edizione di Paratissima Skopje presso lo Youth Cultural Center di Skopje.

Art Hall exhibition at Paratissima Skopje 2015


Paratissima Skopje è una fiera d'arte contemporanea internazionale dedicata al sostegno e alla promozione della cultura, dell'arte e delle industrie creative. Paratissima collega reti esistenti nel settore culturale e creativo dando loro la possibilità di collaborare, e favorisce la crescita di nuove reti, network organici in linea con l'innovazione e le esigenze degli attuali mercati della cultura e dell'arte.







Paratissima decima edizione - dal 5 al 9 novembre 2014 a Torino!



Progetto iniziale per la video-installazione (Raul Amoros)


Nel 2014, dal 5 al 9 novembre, si svolgerà la decima edizione di Paratissima. Nella passata edizione hanno partecipato a Paratissima più di 600 artisti e più di 180 performers che hanno esposto le loro opere in Borgo Filadelfia all’ex-MOI.

Nata come manifestazione off di Artissima, fiera internazionale di arte contemporanea, Paratissima è diventata in pochi anni uno degli eventi di riferimento nel panorama artistico a livello nazionale.
Le sezioni principali di Paratissima sono: ParaPhotò, ParaDesign, ParaVideo, ParaKid’s e ParaFashion.

Gli spazi di Paratissima anche quest’anno presentano un’intera sezione dedicata alla videoarte, Paravideo, gestita per la seconda volta consecutiva da Underdog Film. Divanetti, multischermi, cuffie e varietà di stili e generi caratterizzano l’accogliente spazio.

Le opere selezionate “One and three” di Marcel Plonat , “Vanitas” di Paola Calcatelli, “Milky Refresh” dell’artista argentino Raul Amoros, “Pittura di trasformazione” di Flavio Fassio di Flaviomanufattidarte e un video del Collettivo En-Pire di Parigi.

Negli altri schermi collocati nello spazio Paravideo si possono vedere una selezione di lavori del concorso La Danza in un Minuto, undici video provenienti dalla partnership con Paratissima Skopje e lo spot Molecola “SEXXX” di Davide Ferrario.

Raul Amoros:

Videoinstallazione “Milky Refresh”(PARAVIDEO)

Esposizione tele. Serie "Figurine/Figuritas" (PROGETTO MADRE)



PARATISSIMA 10 EDIZIONE




PARAVIDEO

                                               
              Loop continuato del video "Milky Refresh" dentro del cubo di proiezione nella sezione                                                                                                        Paravideo.






                                     PROGETTO MADRE

MADRE – PARATISSIMA 10

“...Nel momento in cui ci concentriamo sull'opera, sulla sua creazione, finiamo per dimenticare noi stessi, ma se ci guardiamo nel profondo vediamo l'origine della Creazione...”

                                                                                                                           [Paul Valery]

Dove ha origine la creazione artistica?
L'ispirazione, la scintilla, sono qualcosa di extraterreno e inspiegabile anche per l'artista stesso che pare colto dall'atto creativo in modo inconsapevole e improvviso. Da sempre l'uomo trova nelle leggi divine un elemento comune, un filo rosso che collega le spiegazioni che nei secoli sono state proposte da filosofi greci e grandi pensatori moderni in merito a  questa  innata dote. L'artista che plasma la sua opera intraprende un lavoro di rigenaerazione interiore identico a quello di colui che cerca di avvicinarsi a Dio e, nella costante ricerca di nuovi stimoli con rinnovato ενθουσιασμός, compie su se stesso un lavoro di ricerca interiore che lo riconduce ad un tempo senza tempo, ad una dimensione profonda simile all'utero materno, una culla, in attesa di venire al mondo. Da queste riflessioni prende forma il titolo della collettiva, Madre, poiché l'Arte stessa è madre, accogliente, riflessiva, paradossale ed imprescindibile guida nel difficile cammino della vita di un artista.


Alberto Antonio Foresta
Marta Ferro
Raul Amoros
Daniel Jaulmes
Luis Pardo
Erika Vitale
Gerlando Colombo
Gerardo Rosato
Marzia Vetrano
Francesco Falace
Luca Grossi
Nazareno De Santis


                                                                                                                 a cura di
                                                                                                                 
                                                                                                                 Francesca Rosini
                                                                                                                 Marco Colombo






                                                                   

                                                                             

CHI DORME NON PIGLIA PESCI

Ci rivolgiamo a voi per presentarvi il progetto artistico “Chi dorme non piglia pesci”, opera installativa dell'artista argentino Raul Amoros. Siamo un gruppo di studenti della Laurea Magistrale in Storia dell'Arte dell'Università di Firenze, composto da:

Raul Amoros: artista
Marco Colombo: curatore
Olmo Perini: progettazione tecnica, Facoltà di Architettura di Firenze
Nel contesto della crisi economica mondiale, trovare autonomamente fonti di finanziamento alternative ai contributi pubblici per realizzare progetti o eventi artistici, diviene la sola strategia da perseguire. Il progetto sarà infatti realizzabile solamente grazie al vostro sostegno economico. Verranno concordate diverse soglie di spesa, ad ognuna delle quali corrisponderà una ricompensa, proporzionata al tipo di contributo.
“Chi dorme non piglia pesci” sarà un'opera che cambierà la percezione di Firenze, del suo fiume, del suo Vecchio Ponte. Una moltitudine di palloncini colorati a forma di pesce sorvolanti l'Arno conferirà un nuovo volto ad uno dei panorami più famosi del mondo, attirando l'attenzione degli spettatori sullo spazio urbano in cui si muovono.


L'arte visiva dell'artista Raul Amoros nasce dalla volontà di far uscire la creatività dai luoghi ad essa deputati, di porla a stretto contatto con un ampio pubblico, caratterizzando e rivalutando l'ambiente cittadino. Portare l'Arte sul territorio presuppone una specifica modalità di presentazione e fruizione dell'opera artistica, concepita appositamente per uno specifico luogo e che diviene così, parte della struttura urbana ed espressione del suo tessuto sociale. I lavori definiti “site-specific” si confrontano, dunque, con le componenti ambientali di un luogo, ne diventano parte integrante e ne ristrutturano sia concettualmente che percettivamente l'aspetto, trasformandolo.


L'opera installativa “Chi dorme non piglia pesci” si sostanzia e si plasma con i linguaggi architettonici del passato, approfondendo la possibile relazione tra contraddittorio e congruente, persistenza del classico e contemporaneità. Il titolo richiama un celebre detto popolare italiano ed allude alla necessità di svegliarsi dal torpore della crisi economica globale, per cercare di sfuggirne mettendo in gioco le proprie risorse espressive. Sfruttando l'architettura esistente in un contesto dai forti valori culturali e simbolici, qual è il centro storico di Firenze, l'opera si disporrà sospesa ad un'altezza di circa 2 mt dal livello del fiume Arno, articolandosi in una successione di cavi tesi tra le due sponde, ad ognuno dei quali verranno fissati, ad una distanza di 1,5 mt l'uno dall'altro, quaranta palloncini gonfiati ad elio di diametro 40x50 cm, aventi forma di pesci vari e colorati. L'installazione ricoprirà uno spazio aereo di circa 40x60 mt, andando così a modificare la percezione del fiume, del Ponte Vecchio e del contesto urbano circostante, attraverso un impatto cromatico, ludico e dinamico che contrasta con la neutralità e con l'elegante rigidità dell'architettura cittadina.




La componente comunicativa è primaria nella ricerca estetica di Amoros, la quale preserva la specificità, la storia, i significati simbolici del luogo in cui si manifesta, identificandosi così come efficace mezzo per una riqualificazione territoriale e della vita relazionale collettiva. Se infatti la scelta di utilizzare palloncini a forma di pesce in un primo momento può sembrare casuale, questa in realtà sottende una provocazione che intende suscitare nel pubblico una riflessione di tipo ambientalista, legata all'inquinamento delle acque dei fiumi che scorrono nelle nostre città. L'artista sollecita la percezione dello spettatore che diviene parte integrante del lavoro interpretando il messaggio dell'opera. Il progetto si dimostra uno strumento critico in grado di promuovere una riattivazione sociale, ricettore di comportamenti, contenuti e dinamiche relazionali e culturali. L'intento di Amoros nell'ambito di un mondo globalizzato è proporre un tipo di arte emergente, estranea ad ogni sistema o circuito chiuso, un'arte che esprime alla perfezione la volatilità e la mancanza di riferimenti della società post moderna. La prerogativa è indagare nuovi linguaggi affinché ulteriori ne scaturiscano, puntando ad originali visioni consapevoli del contesto ambientale e storico architettonico nel quale viviamo, ci muoviamo. Il progetto artistico verrà documentato attraverso la realizzazione di un catalogo. Il permesso legale è stato concesso dal Comune di Firenze e dal Demanio Fluviale, con il patrocinio della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Firenze. Ringraziamo inoltre il Circolo dei Canottieri per la disponibilità e la collaborazione offertaci.
Aiutateci a realizzare “Chi dorme non piglia pesci”! Il vostro contributo andrà a sostegno delle spese di allestimento e montaggio, acquisto e noleggio delle attrezzature e la stampa dei cataloghi. Bisogna svegliarsi, bisogna muoversi, bisogna sporcarsi le mani per essere indipendenti ed emergere dal sistema: grazie al vostro supporto ci riusciremo!


SOSTIENI IL PROGETTO TRAMITE BE CROWDY!


TRANSBALCANICA 2014




ARTE NELLE SCUOLE
Progetto realizzato nelle scuole elementari, medie e superiori di Burgas, Bulgaria.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         



Burgas Newspaper










DALLE ANDE AGLI APPENNINI





"Septiembre 11" (2011) -Raul Amoros-
Olio e acrilico su tela
50x70
Copertina libro "Dalle Ande Agli Appennini"












Sono passati quarant'anni da quando, in Cile, il Governo del Presidente Salvador Allende, che fu eletto democraticamente, è stato spazzato via dal più sanguinoso e brutale colpo di Stato militare che la storia possa raccontare e ricordare.

Quell'11 Settembre 1973, il Dott. Allende, Presidente della Repubblica, moriva all'interno del palazzo della Moneda, sede del governo, in mezzo al frastuono delle bombe lanciate dagli aerei militari.

Durante diciassette anni di feroce dittatura più di 30.000 persone furono perseguitate, uccise e fatte sparire. Oltre 600.000 prigionieri politici furono barbaramente torturati in caserme, stadi, scuole e navi di guerra.

"Dalle Ande agli Appennini" è un racconto sull'esperienza vissuta dall'autore e dalla sia famiglia all'interno del proprio Paese, su avvenimenti che precedono e percorrono il periodo sanguinoso del "Golpe", fino ad arrivare all'inizio di una nuova vita in terra italiana.

Un linguaggio semplice e diretto che arriva al cuore, con cambiamenti continui di scene, e dialoghi corti e comprensibili, faranno sì che il lettore si faccia un'idea chiara e precisa dei fatti accaduti in quel triste periodo.



Jorge Yañez Candia è nato a Santiago del Cile l’11 dicembre 1940. Dopo l’istruzione elementare frequenta la scuola media e superiore nel Liceo “Juan Antonio Rios” de la capitale, e si cimenta per tre anni negli studi universitari nel “Istituto Pedagogico Tecnico” di Santiago.

Una volta scoppiato il violento e cruento colpo militare nel suo Paese, è costretto a rinunciare all’incarico di Segretario Amministrativo del Ministero dell’Agricoltura, che esercitava durante il governo di Salvador Allende.

Dopo 5 lunghi anni vissuti sotto la dittatura militare di Pinochet, arriva in Italia e racconta la sua esperienza di vita durante quei periodi di oscurità totale, sotto un governo che perseguitava, imprigionava e torturava tutti quelli che non erano d’accordo con le leggi disumane che, giorno dopo giorno,  si infliggevano contro il popolo.

Una volta in Italia si è adattato ai mestieri più umili per sopravvivere, ma alla fine lui e sua moglie si sono sistemati dignitosamente e definitivamente in Abruzzo.

http://www.zonalocale.it/2014/02/12/-dalle-ande-agli-appennini-giovedi-la-presentazione-del-libro/8782

http://informagiovanivasto.blogspot.it/2014/02/presentazione-del-volume-dalle-ande.html
ARTE CONTEMPORANEA: Intervento artistico a Lettere e Filosofia

Presentazione dell'artista contemporaneo Raul Amoros. Proiezione e immagini di video, installazioni e opera pittorica. Mercoledì 22 Maggio. 10:30 am. Aula 13.



SAGAS (Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo)   
Via Gino Capponi 9, Firenze.



















UNDER CONSTRUCTION

Under Construction. Regredire per avanzare. A cura di Marco Colombo. Opening 21 Maggio, 17:30. Simultanea Spazi d'Arte. Via San Zanobi 45 rosso. Firenze.




Under Construction

“Regredire per avanzare”
Sfidare il presente immaginando un nuovo futuro


Raul Amoros /Gerlando Colombo / Alberto Antonio Foresta / Daniel Jaulmes / Vanessa Katrin/ Luis Pardo Gerardo Rosato
Opening: martedì 21 maggio ore 17.30
Dal 21 al 30 maggio 2013


Un appuntamento con l’arte giovane: questa l’idea di fondo della rassegna Under Construction, giunta alla sua seconda edizione dopo un primo appuntamento dedicato all’arte cinese.  
L’obiettivo è capire, e quindi anche documentare, in che modo gli artisti ancora in formazione si confrontano con i messaggi veicolati dalla società globalizzata, portatrice di nuovi modelli di vita e culturali, sottoposta alla frenesia del cambiamento tanto da comprimere il concetto di tempo legandolo sempre più alla velocità delle “connessioni” e da estendere quello di realtà al campo indefinito della virtualità. Nell’epoca della postmodernità, della comunicazione generalizzata e dei mass media, della spettacolarizzazione del vissuto che trasforma la banalità del quotidiano in mito, anche l’arte subisce una profonda frammentazione ed è chiamata a ridisegnare il proprio ruolo e ampliare gli orizzonti e gli strumenti del fare artistico. Realizzare un’opera d’arte oggi può voler dire non solo dipingere un quadro o creare una scultura con materiali nobili o di riuso, ma anche esprimersi attraverso i mezzi offerti dalla tecnologia digitale, allestire un’installazione, interagire con lo spazio aperto o chiuso lasciando traccia del proprio passaggio, mettere in scena una performance, girare un video, etc… L’arte contemporanea, quindi, è il regno del molteplice in cui coesistono tradizione e ricerca del nuovo, espressione del sentire individuale e riflessione su temi sociali raccontati spesso nel segno della provocazione e delle trovate ad effetto, esaltazione dell’identità del singolo artista e predilezione per l’agire di squadra nell’attuazione di un progetto.
Ospite della rassegna un gruppo di artisti - Raul Amoros, Gerlando Colombo, Alberto Antonio Foresta, Daniel Jaulmes, Vanessa Katrin, Luis Pardo, Gerardo Rosato -  diversi per formazione e nazionalità ma uniti dal comune bisogno di interrogarsi sulla capacità dell’arte di farsi interprete del tempo presente per offrire l’immagine di un futuro che torni a credere nel potere salvifico della bellezza. Un’idea e una speranza ben riassunte nelle parole del curatore Marco Colombo, giovane storico e critico d’arte: “La rassegna, esplicata dal titolo “In costruzione”, nasce da una riflessione collettiva sulla società e sull'arte contemporanea, sempre più di difficile comprensione per l'indecifrabilità della via che va percorrendo. Marcel Duchamp credeva fermamente che “l'Arte è quello che noi immaginiamo sia Arte”, ma quanto ancora si può spingere in là il contemporaneo? Nell'epoca in cui pensare prima degli altri la cosa giusta al momento giusto riveste un’importanza fondamentale per conquistare il mercato dell'arte, abbiamo assistito inermi alla progressiva perdita del gusto estetico, che ha lasciato ampio, forse troppo, respiro ad un’estremizzazione del concetto. L'arte contemporanea, espressione della realtà del mondo, può provocare dunque forti emozioni ma anche molta rabbia. Il postmodernismo è una nave senza timone e l'unico modo per trovare la giusta è riappropriarsi della memoria e dell'interpretazione personale attraverso l’esempio dei grandi maestri del passato. Il fascino e la ricerca personale spingono l'artista a fare e a creare, riflettendo la propria personalità nelle sue creazioni.
Sette artisti, di differente origine, età, cultura e formazione, cercano di restituire al pubblico, con le loro opere, le sensazioni frutto del loro percorso creativo. La mostra intende condurre lo spettatore a “dimenticarsi” della realtà, inducendolo ad immergersi nelle fantasie, nei desideri, nei sogni, nei momenti vissuti che trovano posto sulla superficie dei quadri; allo stesso tempo ed in antitesi, documentare il presente per mezzo di messaggi che stimolino la riflessione”.


Simultanea- Spazi d’Arte - Spazio curatoriale
Asso. Art.- Cult. - Via San Zanobi 45 rosso, Firenze
Giorni e orari di apertura: lun- ven ore 16.00 - 19.00 sabato su appuntamento



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